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Chi non può e non
vuole ricordare il passato, è condannato a ripeterlo.
Sembra che
un’epidemia pestilenziale abbia colpito l’umanità nella facoltà che più
la caratterizza, cioè l’uso della parola, una peste del linguaggio che si
manifesta come perdita di forza conoscitiva e di immediatezza, come automatismo
che tende a livellare l’espressione sulle formule più generiche, anonime,
astratte, a diluire i significati, a smussare le punte espressive, a spegnere
ogni scintilla che sprizzi dallo scontro delle parole con nuove circostanze.
Che io possa avere
la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
La conquista nella
quale ho impegnato tutto me stesso - la più ardua - è stata quella della
libertà di assentire. ...........Durante
gli anni in cui dipesi dagli altri, la mia sottomissione perdeva il suo
contenuto amaro, e persino indegno, se mi adattavo a considerarlo un esercizio
utile.
Con tono giusto si
può dire tutto. Con tono sbagliato
nulla. L’unica difficoltà consiste nel
trovare il tono.
Sii sempre pronto
a cambiare parere, se trovi qualcuno capace di convincerti che la tua opinione
è sbagliata.
Stolti sono coloro
che non capiscono che a volte la metà vale più del tutto.
Non vi è nulla di
buono o di cattivo, che il pensiero non renda tale.
Non sono le cose
in se stesse a preoccupare, ma le
opinioni che ci facciamo di esse.
Si vede solo ciò
che si osserva, e si osserva solo ciò che già esiste nella mente.
Nella casa del
giusto anche coloro che esercitano un comando, non fanno in realtà che prestare
un servizio.
Continuare a
lavorare in condizioni che si potrebbero migliorare non è un merito ma una
schiavitù.
“O capitano, mio
capitano, il nostro viaggio tremendo è terminato.
Se dai un pesce ad
un uomo, si nutrirà una volta.
Cercate di essere
consapevoli e lasciate che le cose seguano il loro corso naturale. Allora la mente diventerà quieta in ogni circostanza, come un limpido
stagno nella foresta. Animali di
ogni specie, meravigliosi e rari, verranno a bere allo stagno, e vedrete con
chiarezza la natura di tutte le cose. Vedrete molte cose insolite andare e
venire, ma voi sarete lì, quieti.
Le emozioni sono un mezzo di cognizione. Lungi dal costituire degli ostacoli al pensiero, esse sono le espressioni uniche dello stato del campo "organismo-ambiente". E non hanno alcun sostituto; sono il modo in cui diventiamo consapevoli dell’appropriatezza dei nostri interessi: consapevoli del nostro modo di vedere il mondo.
Un vero amico è
quello che entra quando il resto del mondo esce.
Dimmi ed io
dimenticherò
Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all'uomo come essa veramente è, infinita. Invece l'uomo si è da se stesso rinchiuso, fino a non vedere più le cose, se non attraverso le strette feritoie della sua caverna.
La porta
dell’apprendimento è chiusa dal di dentro.
Anche per i
pensieri c'è un tempo per arare e un tempo per mietere.
Non temere mai di
dire cose insensate! Ma ascoltale bene quando le dici.
Solo l'uomo colto
è libero.
Dietro ogni sapere
c'è il dubbio.
E' facile fidarsi
di chi è degno di fiducia. Con me puoi imparare a fidarti di chi non ne è
degno!
Non
è un fallito quell'uomo che ha molti amici.
Se
si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare,
l’amare il proprio lavoro (che purtroppo e privilegio di pochi) costituisce la
migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una
verità che non molti conoscono. ………
L'esperienza non è ciò che accade ad un uomo. E' ciò che un uomo fa con ciò che
gli
accade.
Dobbiamo inventare una nuova saggezza per una nuova epoca
Chi è fiero della propria paura osa tendere cavi sui precipizi; si lancia all'assalto dei
campanili; allontana e unisce le montagne. Ecco il viaggio da fare: alzati quando il filo si mischia alla carta del cielo.
Cos'è un lago, Maurice? E' un fiume che si è addormentato ed ha sognato di
diventare mare. E' perché non c'è riuscito? Non tutti i sogni durano abbastanza a
lungo.
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
Quando è la mente a conoscere, lo chiamiamo sapere.
E nessun sogno è mai interamente un
sogno.
Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni.
Per compiere grandi passi non dobbiamo solo agire, ma anche sognare, non solo pianificare, ma anche credere.
Né ridere né piangere ma capire.
Io credo che le nuove tecnologie offrano grandi opportunità, ma anche che nascondano grandi pericoli. Il trucco sta nel cogliere le opportunità, evitare i pericoli e tornare a casa per l'ora di cena.
Nessun uomo è un'isola, intero per se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terra. Se una zolla viene portata dall'onda del mare, l'Europa ne è diminuita, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o una magione amica, o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce perché io partecipo dell'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te.
Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa.
Inviare un libro a qualcuno è commettere un'effrazione, è una violazione di domicilio. Vuol dire invadere la sua solitudine, quello che egli ha di più sacro, vuol dire obbligarlo a rinunciare a se stesso per pensare ai tuoi pensieri.
Mi recai nei boschi perché desideravo vivere come volevo io, affrontare solo i fatti essenziali della
vita, e veder se potevo imparare ciò che aveva da insegnarmi, e non, giunto alla morte, scoprire di
non aver vissuto. Non volevo vivere ciò che non era vita, la vita è cosi cara; né volevo praticare la
rassegnazione se non fosse stato assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e
succhiare tutto il midollo della vita, robustamente come gli spartani e sgominare tutto ciò che non era vita, falciare un'ampia zona e raderla a zero, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi
termini, e, se si fosse dimostrata meschina, afferrarne la intera e genuina meschinità e proclamarla
al mondo; o, se fosse stata sublime, sperimentarla direttamente ed esser capace di darne un vero
resoconto nella mia prossima escursione.
Se io potessi vivere nuovamente la mia vita, nella prossima cercherei di commettere più errori. Non tenterei di essere tanto perfetto, mi rilasserei di più, sarei più stolto di quello che sono stato, in verità prenderei poche cose sul serio. Correrei più rischi, viaggerei di più, scalerei più montagne, contemplerei più tramonti e attraverserei più fiumi, andrei in posti dove mai sono stato, avrei più problemi reali e meno problemi immaginari. Io sono stato una di quelle persone che vivono sensatamente, producendo ogni minuto della vita. E' chiaro che ho avuto momenti di allegria. Ma, se potessi tornare a vivere, cercherei di avere solamente dei momenti buoni. Perché di questo è fatta la vita, solo da momenti da non perdere. Io ero una di quelle persone che mai andava da qualche parte senza un termometro, una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute: se tornassi a vivere, viaggerei più leggero. Se io potessi tornare a vivere, comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera e continuerei così fino alla fine dell'autunno. Girerei più volte nella mia strada, contemplerei più aurore e giocherei di più con i bambini. Se avessi un'altra volta la vita davanti ......... ma, vedete, ho ottantacinque anni e non ho un'altra possibilità.
Chi
non può quel che vuol, quel che può voglia;
Aggiungi la tua citazione: citazioni@pensierinmovimento.com
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